Nessuno conosce il volto che ha oggi, è come un fantasma. Forze dell’ordine, procure e servizi segreti lavorano solo su un’ipotesi, un identikit generato al computer. È uno dei dieci criminali più ricercati al mondo, erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano e protagonista di alcune delle stragi più sanguinose d’Italia: è il superlatitante di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. Per il ciclo NOVE racconta sabato 10 aprile alle ore 21:25 arriva in prima tv assoluta sul Nove “Matteo Messina Denaro – Il Superlatitante”, lo speciale che ripercorre l’ascesa del boss siciliano e indaga sulla rete di potere e imprenditoria che oggi finanzia e protegge la sua latitanza.

Ne abbiamo parlato con Giovanni Tizian, Nello Trocchia, Attilio Bolzoni e Carmen Vogani sui nostri canali social (qui il link Facebook, qui il link YouTube). Per l’occasione torna lo speciale Dopodomani, disponibile per tutti gratuitamente sull’app di Domani.

La narrazione è arricchita da intercettazioni, materiali inediti e interviste esclusive a collaboratori di giustizia, vittime e a chi lo ha conosciuto favorendo o contrastando il suo operato criminale. L’inchiesta racconta anche su quali settori dell’economia il boss siciliano ha messo le mani, garantendo al suo clan continui profitti illeciti. Il documentario nasce da un’inchiesta pubblicata da Domani. La storia di Messina Denaro è prima di tutto un affare di famiglia. Ma è soprattutto un sistema di potere, che resiste a retate e centinaia di arresti, cementato dalle relazioni con politici, imprenditoria, servitori infedeli dello stato. Perché una latitanza così lunga è impossibile da reggere senza appoggi, connivenze e soldi, montagne di soldi. Messina Denaro ha molti soprannomi: “L’invisibile”, “Diabolik”, “lo Zio”.

‘Matteo Messina Denaro – IL SUPERLATITANTE’ è uno speciale prodotto da Videa Next Station per Discovery Italia, un programma scritto da Carmen Vogani e tratto da un’inchiesta di Domani, curata da Giovanni Tizian e Nello Trocchia. Produttore creativo Giulia Cerulli, regia di Ram Pace, montaggio di Simone Mele, musiche originali di Graziana Pisano.

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