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Sulle mascherine nei luoghi di lavoro il governo non ha deciso il “liberi tutti”

cecilia fabiano
cecilia fabiano

È stato aggiornato il Protocollo relativo a misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 nei luoghi di lavoro. Le mascherine non sono più indicate come presidio obbligatorio, ma solo raccomandato in azienda. Tuttavia, sul piano giuridico ciò non si traduce in un “liberi tutti”

  • È stato finalmente aggiornato il Protocollo relativo a misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro.
  • Il nuovo Protocollo da un lato determina un allentamento nell’uso delle mascherine, non più obbligatorie, ma solo raccomandate; dall’altro lato, dispone una stretta, perché non bastano più le mascherine chirurgiche o quelle riutilizzabili, ma servono le FFP2.
  • La determinazione delle misure di contenimento del rischio di infezione è rimessa alla discrezionalità del datore di lavoro. Ed è probabile che continui a prescrivere le mascherine.

Il 30 giugno scorso, è stato finalmente aggiornato il Protocollo relativo a misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 negli ambienti di lavoro, sottoscritto dal governo e dalle parti sociali il 24 aprile 2020 e rivisto il 6 aprile 2021. La nuova versione opera semplificazioni rispetto alla versione precedente e, soprattutto, elimina una serie di previsioni, anche perché non più attuali. Le avevamo richiamate su queste pagine qualche mese fa. Cambia l’impo

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