La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato oggi, venerdì 9, i rappresentanti delle principali associazioni agricole: Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Fedagripesca e Copagri. Ha rivendicato di aver difeso in Europa «gli interessi degli agricoltori» e di aver «contestato fin dall'inizio le scelte sbagliate imposte dalla Commissione Ue».

«Noi – ha detto – siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell'ambiente, ma fermamente contrari a una transizione ideologica fatta da diktat e regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile». 

Meloni insomma rivendica il lavoro del governo che in Europa «ha cambiato passo» e si è «fatto sentire» su tanti dossier sui quali «l’orientamento è progressivamente cambiato e sui quali sta progressivamente prevalendo il buon senso. Penso alle norme sulle emissioni, sul packaging, sui fitofarmaci, sulla rotazione forzata o sulla messa a riposo obbligatoria».

Ha rivendicato anche la scelta della Commissione di ritirare la proposta di legge sulla riduzione dei fitofarmaci. «Una vittoria del governo italiano», ha detto. E nella lista dei successi c’è anche «lo stop al cibo sintetico».

Più nel merito, Meloni ha promesso di affrontare il tema della vendita dei prodotti sottocosto («riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori») e di esenzioni Irpef. In particolare, secondo la premier «l'esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati». Mentre «la proposta del governo è aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l'esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di diecimila euro».

I trattoristi a Sanremo

L’altro fronte odierno per i trattori è il caso Sanremo: dopo il balletto sulla possibilità di una testimonianza di una delegazione di agricoltori sul palco dell’Ariston, la Rai si è assestata sulla disponibilità a leggere un comunicato. È l’ad della Rai Roberto Sergio a chiudere la questione: «Quella di non far salire gli esponenti della protesta con i trattori sul palco di Sanremo è stata una scelta condivisa con il ministro dell'Interno Piantedosi».

Anche stamani il capo ufficio stampa Rai Fabrizio Casinelli ha ribadito la disponibilità alla lettura di un comunicato condiviso dalle varie anime della protesta. Sarà Amadeus in persona a leggerlo. E i contadini “ribelli”, che comunque sono arrivati con i trattori a decine a Sanremo, sono orientati a rinunciare alla richiesta di salire sul palco per leggerlo con la loro voce. Non si può fare. 

Trattori a Roma

Dopo aver annullato la manifestazione indetta per oggi in centro a Roma una delegazione di 4 trattori ha sfilato nel cuore della capitale fino al Colosseo e al Circo Massimo. Alle 20 è confermato il corteo dei mezzi sul Raccordo anulare. 

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