Oggi è il 103esimo giorno di guerra in Ucraina. Domani segue tutte le notizie con un liveblog. Clicca qui per vedere le ultime notizie.

Cosa c’è da sapere

  • Putin ha detto questa mattina che se l’Ucraina sarà fornita di missili a lungo raggio, la Russia inizierà a colpire obiettivi che fino a questo momento erano stati risparmiati.
  • Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha vistato il fronte del Donbass, dove da oltre un mese si concentrano i combattimenti.
  • Kiev è stata colpita nuovamente da un missile russo. Secondo gli esperti è un attacco indirizzato alle linee di rifornimento dirette in Ucraina orientale.
  • La città di Severodonetsk  continua a essere contesa tra russi e ucraini. Dopo un contrattacco ucraino nel fine settimana, i russi sembrano di nuovo in vantaggio.
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19.55 – Gli ucraini mantengono il controllo di Severodonetsk

«I nostri soldati mantengono il controllo a Severodonetsk, mentre combattimenti continuano nella parte orientale della città», lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina.


19.06 – Charles Michel sulla crisi del grano

«La sicurezza alimentare globale è una priorità per l'Unione Europea, faremo tutto il possibile per risolvere questa crisi e aiutare i paesi in via di sviluppo: sosteniamo pienamente gli sforzi del segretario generale dell'Onu Guterres per trovare soluzioni e riaprire le rotte marittime dell'export ucraino e partecipiamo attivamente al lavoro del Global Crisis Response Group». Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel nel corso del suo intervento alle Nazioni unite.


18.09 – L’ambasciatore Razov e il suo incontro con l’ambasciatore Ettore Sequi

L’ambasciatore russo in Italia Sergej Razov «ha chiesto moderazione ed equilibrio, tradizionali per la politica estera italiana, nell'interesse del mantenimento di relazioni positive e di cooperazione tra i popoli russo e italiano a lungo termine», si legge in un comunicato stampa della sede diplomatica italiana a Roma. Secondo quanto si legge nel documento, Razov «si è soffermato sulle dichiarazioni talvolta inaccettabili di alti funzionari italiani nei confronti della Russia e della sua leadership. Ha sottolineato che la linea di propaganda che sta dominando nei media italiani difficilmente può essere qualificata altrimenti che come ostile».


18.01 – Metsola sul grano ucraino

«Se l’Ucraina non riesce a coltivare i suoi campi, in prospettiva ci saranno carenze alimentari per molti. Serve una forte reazione da parte nostra, l’agricoltura è un settore strategico della nostra economia». A dirlo è la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo alla plenaria in occasione del sessantesimo anniversario della Politica agricola comune dell’Ue.


16.37 – Iniziano i processi per i prigionieri di guerra ucraina

È prevista oggi la prima udienza di un tribunale istituito dai separatisti filorussi nella regione di Donetsk per i prigionieri di guerra ucraini. Ad annunciarlo è il leader separatista Denis Pushilin al canale Rossiya-1, citato da Interfax, il quale ha spiegato che alla sbarra ci saranno anche «mercenari britannici» che rischiano la pena di morte. Secondo la procura di Donetsk, si tratta dei cittadini britannici Shaun Pinner e Andrew Hill e del marocchino Saadun Brahim.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che sono «più di 2500 combattenti ucraini che erano ad Azovstal ora sono i prigionieri dei russi» dopo che si sono arresi a Mariupol.


14.30 – Il blocco del viaggio di Lavrov in Serbia è un «atto ostile»

Il Cremlino ha definito un «atto ostile» da parte dell’Europa la decisione presa da Romania, Bulgari e Montenegro di vietare il sorvolo del loro spazio aereo al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che avrebbe dovuto visitare la Serbia. L’azione, ha fatto sapere il Cremlino, «crea problemi al lavoro dei diplomatici». In una conferenza stampa, Lavrov ha risposto a una domanda sull’invio in Ucraina da parte del Regno Unito di lanciamissili a lungo raggio. «Più ampio il raggio delle armi che saranno fornite all’Ucraina, più a fondo nel paese avanzeremo per proteggere il suolo russo», ha detto Lavrov.


13.30 – Zelensky ha parlato al telefono con il primo ministro britannico Boris Johnson, che oggi ha annunciato un nuovo invio di armi in Ucraina che comprende alcuni lanciamissili Mlrs, un modello simile a quello che gli Stati Uniti hanno annunciato di voler inviare la scorsa settimana.


13.05 – Convocato l’ambasciatore russo a Roma

L’ambasciatore Ettore Francesco Sequi ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore russo Sergey Razov e ha respinto le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal ministero degli Esteri russo.

Seconod la Farnesina, Sequi ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro paese in una campagna anti-russa.


11.45 – Un giornalista russo conferma la morte di un generale

Il giornalista Alexander Sladkov, che lavora per il canale televisivo di stato Rossiya 1, ha scritto su Telegram che il generale Roman Kutuzov è stato ucciso mentre conduceva un assalto contro una posizione ucraina in Donbass. Kutuzov era al comando di un reparto della cosiddetta repubblica di Donetsk. «Il generale ha condotto i soldati all’assalto come se non ci fossero abbastanza colonnelli per farlo», ha aggiunto Sladkov in una velata critica alle difficoltà che l’esercito russo sta avendo con gli ufficiali di livello intermedio e la scarsa motivazione delle truppe.


11.00 – L’ambasciatore Usa chiede di non chiudere l’ambasciata a Mosca

John J. Sullivan, ambasciatore degli Stati Uniti in Russia, ha detto all’agenzia di stampa governativa Tass che chiudere l’ambasciata sarebbe un errore. «Dobbiamo mantenere la capacità di parlarci», ha detto Sullivan, poiché i due paesi sono le principali potenze nucleari al mondo. Sullivan ha anche criticato i tentativi compiuti in alcuni paesi Nato di censurare la cultura russa in risposta all’invasione.


9.50 – Le minacce di Putin

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto questa mattina che se i paesi occidentali forniranno missili a lungo raggio all’Ucraina, la Russia inizierà a colpire obiettivi che fino a questo momento erano stati risparmiati. Putin non ha specificato a quali bersagli si riferiva, ma il messaggio è interpretato come una risposta all’invio di lanciamissili Mlrs da parte di Stati Uniti e altri paesi Nato. Questi sistemi, hanno precisato gli alleati, saranno inviati con le munizioni standard con raggio inferiore ai cento chilometri e non con i missili a lunga gittata in grado di colpire ben oltre il confine.


9.30 – Anche il Regno Unito invierà missili in Ucraina

Anche il governo britannico ha promesso di inviare i famosi lanciamissili Mlrs all’Ucraina, dopo che Stati Uniti e in seguito Germania si erano impegnati a fornire questi dispositivi. Si tratta di sistemi di artiglieria a lungo raggio ed elevata precisione. Gli esperti però avvertono che la loro consegna non avrà un impatto immediato sull’andamento del conflitto. In parte a causa del loro ridotto numero, in parte per via del tempo necessario ad integrarli nelle normali operazioni militari.


9.15 – Nella notte il presidente Zelensky ha pubblicato un video in conclusione della sua visita alle truppe che combattono sul fronte del Donbass. Nel filmato dice di aver portato un «regalo» ai soldati, ma precisa di non poter dire di cosa si tratta.

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