Un anno fa abbiamo fatto una scommessa: che in un settore in crisi come quello dei media ci fosse spazio per un giornale nuovo, digitale ma con un’edizione di carta, per fare due cose che, a nostro avviso, mancavano. Primo: dare voce a un pezzo di paese convinto che il declino non sia l’unico destino e che le grandi battaglie del nostro tempo – l’ambiente, i diritti, il digitale, il lavoro – si possono vincere, per costruire un mondo più equo. Secondo: che in Italia si possa, e si debba, fare giornalismo di inchiesta e di analisi indipendente, con una bussola di valori e idee molto chiara ma senza diventare tifosi o cortigiani. In questi primi dodici mesi abbiamo messo tutto il nostro impegno su queste due direttrici.

Nati nel pieno della pandemia, senza possibilità di incontrare mai i lettori e neppure tanti collaboratori, abbiamo costruito una comunità molto contemporanea mediata dal digitale, fatta di redattori, freelance, esperti (450 persone!) che ci hanno aiutato a decifrare la complessità. Una comunità fatta anche di tanti lettori che ci hanno dato fiducia con i loro abbonamenti, con le loro critiche, anche aiutandoci a scegliere le inchieste da realizzare.

Grazie al loro appoggio, e a quello di un editore che non ha più interessi privati in gioco, abbiamo potuto respingere le pressioni della politica e quelle più aggressive delle aziende che hanno cercato, a colpi di azioni giudiziarie, di silenziare inchieste sgradite.

Non mi dilungo a rievocare tutto quello che abbiamo fatto. Ne troverete un assaggio nello speciale DopoDomani all’interno e negli altri che accompagneranno questa settimana di festeggiamenti per il primo compleanno. I giornali escono tutti i giorni, avete quindi sempre la possibilità di verificare se siamo coerenti con gli impegni che ci siamo presi con la nostra comunità.

In questo primo compleanno, noi guardiamo avanti, come ci obbliga a fare il nome che ci siamo scelti: Domani è soltanto all’inizio, dopo il primo anno di rodaggio, siamo pronti a crescere, su carta e soprattutto in digitale. Con nuove firme, nuovi progetti, tanti speciali, i primi eventi dal vivo. Scoprirete tutto nelle prossime settimane.

Dopo un anno di prezzo promozionale, i costi di produzione del giornale cartaceo ci spingono a un piccolo ritocco (da 1 euro a 1,20), mentre i prezzi degli abbonamenti digitali restano invariati. In compenso, con i DopoDomani che abbiamo in programma, vi daremo molte occasioni per concedervi il piacere della carta e sostenere anche le edicole.

Il giornalismo è un bene pubblico: va a beneficio di tutti, anche di quelli che non leggono gli articoli o non pagano un abbonamento. Dalle inchieste sul carcere di Santa Maria Capua Vetere, al contrasto alla propaganda No-vax, alla ricostruzione degli affari privati di tanti politici, dopo un anno di Domani noi siamo convinti che di giornalismo in Italia c’è un gran bisogno. Questo giornale è il nostro contributo, il vostro può essere molto più prezioso, perché la conoscenza cambia il mondo se circola e diventa patrimonio comune. Informarsi è la forma più importante di impegno, la premessa per tutte le altre.

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