Sono almeno 11 le persone uccise a Gaza in seguito ai bombardamenti israeliani parte dell’operazione “Breaking Dawn”. Nelle ultime 24 ore, da Gaza sono invece partiti oltre 160 razzi diretti contro Israele, nessuno dei quali ha colpito il suo obiettivo. 

L’ultimo ciclo di violenze è iniziato in seguito all’arresto di un leader palestinese dell’organizzazione Jihad islamica da parte delle forze israeliane e ha visto la consueta escalation di lancio di razzi e bombardamenti dell’aviazione.

Nella notte, gli israeliani avrebbero lanciato trenta attacchi a Gaza e colpendo quaranta obiettivi, che secondo la radio militare israeliana sarebbero «tutti della Jihad islamica». Oltre gli attacchi, nella notte ci sono stati anche gli arresti  di 19 membri dello stesso gruppo Jihad in Cisgiordania. A riferirlo è lo stesso esercito con una nota parla dell’operazione condotta dai soldati e dagli agenti dei servizi di sicurezza, Shin Bet.  

Secondo fonti locali Hamas in questo momento non sta partecipando ai combattimenti. Fonti mediche di Gaza riferiscono che finora si sono avuti 11 morti, fra cui una bambina di cinque anni e due civili, e oltre 80 feriti.  

Palestinian Hamas security and residents gather next to the apartment of Taiseer al-Jabari the Islamic Jihad commander for northern Gaza, following an Israeli airstrike Friday, Aug. 5, 2022. Palestinian officials say Israeli airstrikes on Gaza have killed several people, including a senior militant, and wounded 40 others. (AP Photo/Fatima Shbair)

Nel frattempo sirene di allarme risuonano senza tregua nel sud di Israele, nell'area vicina alla striscia di Gaza. La Jihad, secondo la radio militare, spara contro i villaggi israeliani vicini al confine non solo razzi ma anche colpi di mortaio. 

Il portavoce militare israeliano Ran Cochav dice che probabilmente l’operazione Breaking Dawn proseguirà per almeno una settimana ancora. Benny Gantz, il ministro della difesa, ha autorizzato il richiamo di 25mila soldati della riserva. La loro preparazione richiederà del tempo, in cui i vertici dell’esercito israeliano cercheranno di capire se la crisi in atto e destinata ad allargarsi o meno.

Intanto il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato «l'aggressione israeliana contro il popolo nella Striscia di Gaza» e ha chiesto che finisca immediatamente. Lo riporta l'agenzia Wafa. Abu Mazen ha invitato inoltre la comunità internazionale «a costringere Israele a fermare l'aggressione».

L’inizio dell’operazione Breaking Dawn

Le nuove tensioni sono iniziate dopo che ieri Israele ha avviato un’operazione militare speciale a Gaza che ha già portato all’uccisione del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia, Tayasir Jabari, secondo fonti israeliane. Nell’operazione sarebbero stati uccisi anche altri 14 componenti della Jihad. Il premier israeliano Yair Lapid ha rivendicato l’operazione ricordando come il governo «non permetterà ai terroristi di minacciare cittadini. Chiunque cerchi di colpirci sappia che lo raggiungeremo». Intanto il ministero della Sanità di Gaza parla di sette morti e quaranta feriti, ma sempre secondo il ministero il numero è destinato ad aumentare nelle prossime ore. 

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