Il commissario alla Sanità è stato lasciato solo, la regione affoga nei debiti e ha sprecato i soldi dell’Europa. De Magistris e le liste di sinistra sognano una «primavera calabrese», ma per il momento l’inverno continua
- «Andate via, sarete richiamati, c’è solo AstraZeneca. Lo possiamo dare solo a chi non ha patologie gravi». Va così la campagna vaccinale nella regione ultima per tutto. Dove colossali inefficienze e un mostruoso debito sanitario divorano la salute dei cittadini.
- Prendi il commissario straordinario Guido Longo. Il governo Conte lo aveva chiamato dopo una giostra indecorosa di commissari che andavano e venivano, promettendogli personale e staff da far arrossire la Nasa. Lo hanno lasciato solo.
- Calabria ultima, anche per democrazia. Il Consiglio regionale vivacchia in uno strano regime di prorogatio, la giunta è retta da un presidente facente funzioni, mai eletto, che governerà fino alle prossime elezioni slittate tra settembre e ottobre. Si voterà con una legge elettorale che certo non invoglia al voto.
Reggio Calabria, esterno giorno. Camera puntata sull’assurdo. Decine di ottantenni e ultra si assembrano per ascoltare meglio le parole che un medico urla in un megafono. «Andate via, sarete richiamati, c’è solo AstraZeneca. Lo possiamo dare solo a chi non ha patologie gravi». Va così la campagna vaccinale nella regione ultima per tutto. Dove colossali inefficienze e un mostruoso debito sanitario divorano la salute dei cittadini. Prendi il commissario straordinario Guido Longo. Ex superpoli



