«Questo è il momento del dolore e del rispetto». Poche parole quelle di Antonello Desini, avvocato dei genitori di Gaia Costa, la 24enne uccisa martedì scorso a Porto Cervo, in Sardegna, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. 

A guidare l’auto – un suv con targa tedesca – che ha investito la giovane una top manager tedesca, Vivian Alexandra Spohr, manager di 51 anni e moglie dell’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr. 

Sconvolta la donna – iscritta nel registro degli indagati - ha fatto immediato rientro in Germania, lasciando la Costa Smeralda dove si trovava in villeggiatura. 

Gli inquirenti in queste ore stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente: Spohr è risultata negativa ai test su droghe e alcol. Da quanto emerge dalle videocamere di sorveglianza non si sarebbe accorta nell’immediato di quanto stava accadendo. Probabilmente distratta alla guida dell’auto, la donna si è fermata dopo aver sentito l'impatto e poi ha avuto un malore.

L’accusa è quella di omicidio stradale. Indaga la procura di Tempio Pausania. I carabinieri hanno sequestrato l’auto, di proprietà della donna. Non si escluderebbe, in base a quanto apprende Domani, una distrazione dovuta all’uso del cellulare da parte della manager a bordo del suv.

Nella prossima settimana verrà effettuata l’autopsia sulla vittima, figlia di un sindacalista di Olbia. E continueranno ad essere raccolte le testimonianze di chi due giorni fa ha assistito alla tragedia. 

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