Sono ore frenetiche quelle vanno verso un’ulteriore stretta anti Covid-19 che potrebbe sfociare in un nuovo Dpcm anti-Covid (il terzo in undici giorni).

In mattinata è partita una riunione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i capi delegazione di maggioranza, e alcuni ministri per discutere nuove misure per contrastare l'impennata di contagi che potrebbero riversarsi in un nuovo Dpcm, ma ancora niente è stato deciso. All'ordine del giorno anche gli eventi di venerdì notte a Napoli.

Le sommosse

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha detto che le sommosse di venerdì notte a Napoli contro l’ipotesi di lockdown - presentata dal governatore Vincenzo De Luca – sono stati attacchi organizzati: «Ieri sera le Forze di polizia - che ringrazio per la dedizione, la professionalità e l'equilibrio con cui stanno svolgendo funzioni molto delicate - hanno dovuto fronteggiare attacchi preordinati che hanno colpito anche alcuni giornalisti impegnati nel difficile e doveroso compito di assicurare la libera informazione ai cittadini».

Per il ministero non si tratta di semplice dissenso civile: «Ci tengo a ribadire, che simili aggressioni nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica».

Nuova stretta

Dopo l’allarme di venerdì pomeriggio dell’Istituto superiore di sanità sull’indice del contagio e le posisbili criticità per il sistema sanitario nazionale, i presidenti delle regioni sono stati pre allertati questa mattina dal governo per tenersi pronti per nuove misure anti-Covid 19 e oggi pomeriggio dovrebbe svolgersi una videocall tra i presidenti il ministro della salute Roberto Speranza, il ministro per gli Affari regionali, Vincenzo Boccia, e  forse il premier Giuseppe Conte. L’orario nn è ancora stato fissato.

Il ministero della Salute intanto ha deciso potenziare il tracciamento dei contagi. In contemporanea al vertice è stato pubblicato un bando dove si legge che per far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del Covid-19, in particolare al fine di garantire l’operatività del sistema di ricerca e gestione dei contatti dei casi positivi (contact tracing), è aperta la procedura per l’individuazione di 1.500 unità di personale disponibile a prestare attività di supporto nelle strutture sanitarie territoriali.

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