Tra mancanza di fondi e problemi strutturali, la frustrazione dei malati e dei loro familiari si riversa sui sanitari, che spesso non denunciano. Ma le aggressioni l’anno scorso sono state 16mila, l’80 per cento contro lavoratrici
La radiologa Rossi (nome di fantasia, ndr) dice che può bastare poco per aiutare un paziente in tensione: «Il sorriso a volte è il primo strumento che abbiamo per far sentire la gente accudita. Ma non è sempre facile», dice. Qualche settimana fa, racconta la dottoressa, un paziente di 28 anni che doveva sottoporsi a una tac sembrava «molto scontroso e sbrigativo» alle domande del medico. Rossi racconta che il ragazzo ha minacciato di percosse un infermiere. La dottoressa ha dovuto portalo via co



