- Il secondo turno per le presidenziali francesi vede una riedizione del duello tra Macron e Le Pen del 2017. Nonostante le condizioni politiche ed economiche sembrino molto differenti, il duello ripropone gli stessi temi
- Marine Le Pen è riuscita ad acquisire una patina di rispettabilità. Tuttavia il suo programma riguardo all’Europa se attuato configurerebbe una Frexit di fatto
- Anche riguardo alla protezione delle classi popolari, la “presidente del potere d’acquisto” è in realtà un’abile illusionista. La disuguaglianza non diminuirebbe con la sua riforma fiscale
Il secondo turno delle elezioni francesi, domenica prossima, ci consegna lo stesso duello del 2017 ma in condizioni politiche diverse. Emmanuel Macron si presenta da presidente uscente dopo una guerra (da lui proclamata solennemente in televisione) contro il Covid non ancora vinta e una guerra, letterale, in corso in Europa. Marine Le Pen è riuscita ad ammantarsi di una patina di moderazione, grazie anche al fumantino Zemmour che ha fatto da parafulmine. Tuttavia, il programma di Le Pen non è



