Giustizia

A ciascuno la sua task force, anche Bonafede ne ha una

LaPresse
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Il ministro Alfonso Bonafede ha lanciato una “Alleanza contro la corruzione” con sessanta esperti, che ha fatto arrabbiare la sua stessa maggioranza e in particolare Italia viva perchè rischia di sovrapporsi all’Anac

  • Il governo Conte è ormai noto per la costituzione di task force. L’ultima in ordine di tempo è quella del ministero della Giustizia, che dovrebbe occuparsi di redigere un documento con proposte per rafforzare le norme anticorruzione.

  • La polemica è nata perchè il nuovo ente rischia di sovrapporsi all’Anac, l’autorità anticorruzione che è stata fiore all’occhiello del governo Renzi e da cui, secondo Italia viva, Bonafede vorrebbe allontanarsi attestandosi come paladino dell’anticorruzione.

  • Il ministero ha chiarito che non si tratta di una task force, ma di un gruppo di esperti che non avrebbe alcun compito operativo che possa intralciare Anac e dunque che il paragone è improprio.

Il governo Conte è sempre più il governo delle task force. La parola - mutuata dal lessico della marina militare e che dovrebbe indicare un gruppo composto da diverse unità militari complementari destinate a una specifica missione – è ormai entrata nel gergo corrente ma con accademici, professionisti e manager al posto dei militari. L’ultimo in ordine di tempo a cadere nella semplificazione gergale è stato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, con la sua Alleanza contro la corruzione,

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