Considerata la sproporzione tra i limiti oggettivi della questione da un lato e, dall’altro, l’enfasi attribuita alla riforma («epocale») con gli strappi che essa comporta, non si può non chiedersi il perché, ovvero quale sia il vero obiettivo. Si può dare una sola risposta: indirizzare un messaggio intimidatorio ai magistrati
Non è il caso di indugiare sui pro e sui contro della separazione delle carriere dei magistrati. Questione annosa e controversa sulla quale le opposte opinioni sono da gran tempo cristallizzate. Questione che sta al centro della declamata “riforma della giustizia” varata dal Consiglio dei ministri. Titolazione decisamente enfatica e impropria, trattandosi più esattamente di “riforma dei magistrati”. Mi limito al secco giudizio dell’avvocato Franco Coppi, che l’ha bollata come «inutilmente ideolo



