Le condizioni mediche di Alfredo Cospito sono improvvisamente peggiorate. L’anarchico è detenuto al carcere di Milano Opera ed è in sciopero della fame da oltre 150 giorni, per protestare contro il regime di carcere duro a cui è sottoposto.

Le notizie sul peggioramento del suo stato di salute sono state comunicate dal suo avvocato, Flavio Rossi Albertini. Secondo quanto gli è stato riferito dal medico della difesa, che ieri è andato a visitare il detenuto, Cospito ha avuto una crisi cardiaca.

Si trovava nella sua cella quando ha avvertito un tremore alla mano, per questo ha avvertito una guardia. «Dopo dieci minuti sono arrivati l'infermiera e il medico urlando e dicendo che avevano visto dal monitoraggio un problema al cuore. Erano molto preoccupati, stava morendo», ha riferito Rossi Albertini. A quel punto i medici gli hanno somministrato del potassio in vena per stabilizzarlo.

Cospito ha riferito al suo avvocato di «avere visto un foglio col tracciato del cuore da cui si vedeva un grosso sbalzo. Poi la situazione è rientrata».

Il bollettino medico

Da tempo i medici avevano messo in guardia l’anarchico delle inevitabili conseguenze di un digiuno così prolungato. Ora i rischi si stanno concretizzando e Rossi Albertini ha aggiunto che, secondo i sanitari che lo hanno visitato, Cospito «rischia una paralisi per tutta la vita e dei danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti». Attualmente, «ha una situazione motoria un po' ridotta e non è detto che recuperi la mobilità».

Del resto, ormai da giorni la situazione sanitaria di Cospito è sempre più precaria. È sceso sotto i 70 chilogrammi e cammina a fatica a causa di un problema ad un piede, dovuto probabilmente alla carenza di vitamine.

Dopo la decisione della Cassazione del 24 febbraio di ritenere inammissibile il ricorso per la modifica del 41 bis, infatti, l’anarchico aveva smesso di assumere gli integratori.

Secondo le ultime informazioni, venerdì scorso ha invece ricominciato ad assumerli per qualche giorno, in vista dell’udienza del tribunale di sorveglianza del 24 marzo. Volendo arrivare lucido al giorno della discussione, Cospito ha reintrodotto il complesso B e un multivitaminico completo e ha anche assunto un farmaco che serve per contrastare i danni al sistema neurologico periferico. Lunedì, invece, ha ripreso il digiuno e si è limitato a bere acqua con sale o zucchero.

I prossimi eventi

Esaurite tutte le strade in via giudiziaria, salvo il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo a cui gli avvocati hanno annunciato di volersi appellare, Cospito ha parzialmente modificato la sua strategia.

Nell’udienza del 24 marzo al tribunale di sorveglianza di Milano, infatti, si discuterà la sua richiesta di differimento della pena per motivi di salute. Nel ricorso, infatti, il legale di Cospito ha chiesto che vengano disposti i domiciliari a casa di una delle sorelle.

La richiesta, che risale al 7 marzo ed è arrivata parallelamente al parere del comitato nazionale di bioetica sui trattamenti sanitari in carcere, ha stupito perchè l’anarchico aveva sempre escluso di voler percorrere questa strada.

I domiciliari con differimento della pena, infatti, non modificano il regime di 41 bis contro cui Cospito sta protestando ma vengono concessi in caso di condizioni di salute non compatibili con il carcere e prevedono solo di rimandare l’esecuzione della pena. In altri termini, se anche i domiciliari gli venissero concessi, una volta che Cospito si sarà ristabilito dovrebbe comunque tornare in carcere in regime di carcere duro.

Tuttavia, non è chiaro se, anche nel caso in cui gli vengano concessi i domiciliari, l’anarchico proseguirà lo sciopero della fame.

Certo è che l’aggravarsi delle sue condizioni di salute avrà un rilievo nella decisione dei giudici di sorveglianza milanesi.

Intanto, in molte città italiane proseguono presidi di piazza e attentati da parte di gruppi anarchici in solidarietà con Cospito. L’ultimo per rilevanza è stato quello a Roma dello scorso fine settimana: nel parcheggio delle Poste Italiane in via Palmiro Togliatti, un rogo doloso ha distrutto 16 macchine e l’attacco è stato rivendicato su un canale Telegram legato alla galassia anarchica. «Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano», è stato il messaggio.

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