Giustizia

Dal Csm alle inchieste, la giustizia costringe Meloni in trincea

Il vicepresidente leghista Pinelli è l’ennesimo grattacapo per l’esecutivo. La premier è stretta tra inchieste giudiziarie sui suoi e riforme rischiose

La giustizia è il vero nervo scoperto del governo, intesa in tutte le sue accezioni: quella dei tribunali, quella delle riforme e quella degli organi istituzionali. L’ultimo pasticcio è stato combinato dal vicepresidente del Csm, il laico considerato in quota Lega ma in realtà nome su cui c’era la condivisione di tutti i partiti di maggioranza, Fabio Pinelli. La sua maldestra sortita, che voleva enfatizzare i suoi risultati nell’abbattimento dell’arretrato e mettere in chiaro il proposito di ren

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