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Il neo presidente ha detto che «dobbiamo impegnarci per consentire il voto popolare» e «non cercare il pelo nell’uovo». Parole che gli regalano il plauso della politica, ma il 15 febbraio la Corte deciderà sui referendum e i quesiti rischiano l’inammissibilità.
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Il riferimento è ai referendum – eutanasia, cannabis e giustizia – su cui la Corte il 15 febbraio si esprimerà per dichiararne o meno l’ammissibilità. «Non è mai successo prima che un presidente intervenga in questo modo su una questione così delicata, pochi giorni prima della decisione», conferma un ex giudice costituzionale.
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Così facendo, però, Amato mette sotto pressione il collegio giudicante che presiede e che a breve si esprimerà: un conto è reggere la pressione esterna della politica; altro sarebbe dichiarare inammissibili i referendum per ragioni che lo stesso presidente ha appena definito un «pelo nell’uovo».
Amato si schiera con i referendum e trascina la Corte nella lotta politica
11 febbraio 2022 • 20:42