Giustizia

La lettera di Ilaria Salis usata dai magistrati milanesi per negare un’estradizione in Ungheria

La situazione di Salis era nota perché una lettera in cui raccontava il suo stato di detenzione era agli atti nel processo per estradare un italiano, a cui la procura generale si è opposta 

L’udienza a cui Ilaria Salis ha preso parte con le manette ai polsi e alle caviglie e con una catena intorno alla vita è stata il momento in cui la sua vicenda giudiziaria è diventata un caso mediatico. Tuttavia il percorso processuale è iniziato da tempo e anche la giustizia italiana – prima dell’ambasciata in Ungheria e del governo – aveva messo in allerta sulla situazione detentiva della maestra milanese. Ricostruendo i fatti, Salis è detenuta nel carcere di massima sicurezza di Budapest da c

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