Care lettrici, cari lettori

la settimana del primo maggio ha fermato i lavori parlamentari, in attesa che si concretizzi l’annuncio del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che la settimana scorsa ha anticipato che entro metà maggio arriverà un grande disegno di riforma della giustizia, con anche la separazione delle carriere.

Nel frattempo, sono state presentate anche le liste per le prossime elezioni europee e figurano anche magistrati e avvocati noti, di cui do conto in questa newsletter.

Chi ha comprato il quotidiano in edicola lo ha già letto, ma in settimana abbiamo pubblicato un articolo del ricercatore del Cnr Marco Fabri e del magistrato dell’Uim Giacomo Oberto, con in esclusiva il primo studio comparatistico sui test psicoattitudinali, che chiariscono in quali paesi europei vengono utilizzati (in nessuno dei grandi paesi) e in quali no.

I candidati alle Europee

Per Stati Uniti d’Europa, il cartello che riunisce Più Europa e Italia Viva alle prossime elezioni europee, sarà candidato anche l’ex presidente dell’Unione camere penali, Giandomenico Caiazza, come capolista nella circoscrizione Centro. Caiazza è un penalista tra i più noti d’Italia e conosciuto per le sue battaglie garantiste oltre che per quella della separazione delle carriere.

Per Azione, il partito di Carlo Calenda, invece sarà candidato il sostituto procuratore generale di Milano, il magistrato Cuno Tarfusser, in sesta posizione nella circoscrizione Italia nord-occidentale. Tarfusser è attualmente in servizio in procura generale ed è stato protagonista della richiesta di revisione del caso della strage di Erba. In agosto sarebbe comunque andato in pensione, con il compimento dei 70 anni d’età.

Diritto di copia

Il Ministero della Giustizia ha incontrato i vertici del Consiglio Nazionale Forense sul tema del pagamento in misura triplicata del diritto di copia dell'atto di impugnazione, in caso di omessa integrazione da parte del legale dell'imputato. Durante l’incontro è stato specificato che, in attesa della completa attuazione delle disposizioni in materia di processo penale telematico, tale pagamento risulta dovuto anche per le parti ammesse al gratuito patrocinio esclusivamente in ragione del connotato sanzionatorio delle norme vigenti. Le articolazioni ministeriali hanno evidenziato che si tratta di disposizioni del tutto distinte da quelle che contemplano la gratuità del rilascio delle copie richieste da parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato.

Organico delle toghe

Il ministro Nordio e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, hanno annunciato che a gennaio 2026 si arriverà alla saturazione della pianta organica di tutti i magistrati d’Italia. «Noi per la prima volta, almeno da quando sono entrato io in magistratura, riusciremo a colmare il vuoto di organico della magistratura che ancora oggi è al di sotto del 15%», ha detto Nordio alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia, «Non si riusciva mai a fare i concorsi per una serie di ragioni burocratiche, non per ragioni finanziarie: i soldi ci sono. Noi entro il 2026 assumeremo 1.500 nuovi magistrati».

L’ufficio del processo

Sono 72.901 le domande di partecipazione al concorso, indetto dalla Commissione Ripam per il ministero della Giustizia, per l’assunzione di un secondo nuovo contingente di 3.946 addetti all’Ufficio per il processo, in coerenza con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Un quarto dei candidati ha meno di 30 anni, quasi il 60% meno di 40, e la partecipazione femminile è superiore al 70%.

Il G7 della giustizia

Il 9 e il 10 maggio si svolgerà a Venezia il G7 della giustizia, presieduto dal ministro Carlo Nordio. Gli argomenti saranno la situazione in Ucraina e la lotta alla corruzione internazionale; il contrasto al narcotraffico e ad ogni forma di crimine organizzato; le sfide dell’intelligenza artificiale e la difesa dello stato di diritto.

Il convegno di AreaDg

Si è svolto oggi un convegno organizzato da AreaDg sulla comunicazione giudizairia per i magistrati. L’ex presidente dell’Anm, Eugenio Albamonte, ha detto che «Nell'ultimo anno l'attacco ai magistrati che hanno reso decisioni sgradite alla maggioranza politica è diventato una costante. Spesso esso è stato condotto verso l'indipendenza di giudizio del magistrato, andando a cercare nella sua vita privata qualcosa che, mistificata e comunicata ad arte, abbia potuto dare all'opinione pubblica l'impressione di un suo pregiudizio, di una partigianeria che ne ha guidato la penna». Tuttavia, «un gruppo come AreaDg non può non interrogarsi sul fondamento ed i limiti della libertà di manifestazione del pensiero dei magistrati. Proprio perché crediamo che essi siano cittadini del loro tempo e debbano poter partecipare alla discussione pubblica offrendo il proprio specifico punto di vista, ci interroghiamo su quali siano i temi, le modalità ed i contenuti più idonei a prevenire strumentalizzazioni e a evitare che le nostre voci si mescolino con il rumore di fondo di un dibattito spesso confuso e sgrammaticato e finiscano - conclude - per ingenerare ancora più incertezza e disorientamento nei cittadini».

Il segretario di AreaDg, Giovanni Zaccaro, ha aggiunto che a fronte di «una schiacciante maggioranza parlamentare e della riforma del premierato, siamo preoccupati degli attacchi alla libertà di stampa e della quotidiana delegittimazione del potere giudiziario. C’è’ il carcere per i giornalisti, che va contro la costituzione e la Cedu, ma anche la concentrazione editoriale nelle mani di pochi, c’è la censura, da Scurati a Canfora, ma soprattutto se la prendono con i giornalisti dalla schiena diritta».

Il documento di Articolo 101

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