Giustizia

Il 98 per cento degli appalti sono strappati alla concorrenza

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 23-06-2022 Roma Politica Relazione annuale Anac Nella foto Giuseppe Busia (pres. Anac) Photo Roberto Monaldo / LaPresse 23-06-2022 Rome (Italy) Anac annual report In the pic Giuseppe Busia
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 23-06-2022 Roma Politica Relazione annuale Anac Nella foto Giuseppe Busia (pres. Anac) Photo Roberto Monaldo / LaPresse 23-06-2022 Rome (Italy) Anac annual report In the pic Giuseppe Busia
  • I dati mostrano come il nuovo codice sottrae quasi tutti gli appalti pubblici alla competizione tra aziende. Con il rischio di progetti più veloci ma pilotati, a scapito di trasparenza e risparmio.

  • Secondo le previsioni normative, infatti, tutti gli affidamenti fino a 150 mila euro devono avvenire in via diretta e gli affidamenti fino a 5,3 milioni di euro devono svolgersi con procedura negoziata ma senza bando pubblico.

  • I piccoli comuni, poi, potranno agire da stazione appaltante con affidamenti diretti fino a 500 mila euro.

Il nuovo codice degli appalti, approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri, dovrebbe servire a semplificare le procedure e velocizzare gli iter di realizzazione: il Pnrr, infatti, impone una corsa contro il tempo. Il tentativo è quello di ridurre le procedure per l’affidamento degli appalti, così da farli correre più spediti, rendendo strutturali alcune previsioni che erano state pensate come emergenziali durante il periodo del Covid. Con qualche rischio, però: secondo il preside

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