Antidoti e squilibri

La globalizzazione non previene le guerre ma forse le prepara

  • Quando parliamo di globalizzazione ci si dimentica spesso che abbiamo già assistito a una prima fase, quella che inizia nella seconda metà dell’Ottocento e si conclude con la Prima guerra mondiale e la crisi del 1929.
  • Il processo di globalizzazione attuale, partito dagli Stati Uniti con la rivoluzione informatica, costringe tutto il mondo ad adeguarsi. In questo processo crolla l’Unione sovietica, si consolida l’Ue, la Cina si apre al mondo e diventa la potenza antagonista degli Usa.
  • La globalizzazione causa il crescere della diseguaglianza fra paesi e all’interno dei paesi. E nel processo si palesa una nuova potenza antagonista: nell’Ottocento è la Germania che sfida la potenza inglese, oggi la Cina che sfida la potenza americana.

Quando si discute dell’attuale espansione del sistema capitalistico e definiamo tale fenomeno globalizzazione ci si dimentica spesso che abbiamo già assistito a una prima globalizzazione, quella che inizia nella seconda metà dell’Ottocento e si conclude con la Prima guerra mondiale e la crisi del 1929. Le due globalizzazioni, quella ottocentesca e quella attuale, hanno caratteristiche di fondo comuni e modalità ricorrenti che ci permettono di riflettere sull’attuale momento storico. Alla fine

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