Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie è incentrata sul “rapporto 161” di Ninni Cassarà e Francesco Accordino


Il 15 gennaio 1982 veniva condotta a termine altra importante operazione di Polizia Giudiziaria che, oltre a fornire in maniera inequivocabile precisi riscontri all'attività investigativa posta in essere a seguito degli omicidi del Natale millenovecentottantuno, confermava inequivocabilmente in linea più generale, le responsabilità assunte nell'ambito della guerra tra le famiglie mafiose, dei gruppi cosiddetti emergenti.

Nel corso dei protratti servizi preventivi effettuati nella zona di Brancaccio, personale della Polizia di Stato intercettava l'autovettura Wolkswaken Golf [...] sulla quale si trovava MARCHESE Giuseppe, SPADARO Francesco e INCHIAPPA Giovanbattista.

I tre giovani venivano trovati in possesso di due rivoltelle calibro trentotto special cariche, con numerosissime munizioni di scorta, e quindi tratti in arresto.

La contemporanea presenza a bordo di una veloce autovettura, le micidiali armi di cui erano in possesso e la nutrita scorta di munizioni dello stesso calibro, la zona nella quale erano stati fermati, l'estrazione mafiosa delle famiglie di rispettiva appartenenza e gli accertati legami tra i clan cui gli stessi appartenevano, non lasciavano dubbi sulle intenzioni reali c sul motivo della loro presenza in un quartiere già teatro di una lunga serie di omicidi.

MARCHESE Giuseppe é nipote del più volte citato boss di corso Dei Mille MARCHESE Filippo e figlio del mafioso MARCHESE Vincenzo, ambedue ricercati perché implicati nell'associazione ritenuta responsabile degli omicidi di BORIS Giuliano ed Emanuele BASILE. Inoltre é fratello di quel MARCHESE Antonino arrestato nel luglio 1979 unitamente a GIOE' Antonino mentre tentava di recuperare, all'interno della zona portuale di Palermo, una rivoltella calibro trentotto special marca Taurus poi risultata essere l'arma con la quale venne ucciso RINICELLA Giovanni di Altofonte. Il GIOE', il MARCHESE Antonino e il BAGARELLA Leoluca sono stati colpiti da mandato di cattura per tale omicidio.

Proprio grazie all'arresto del MARCHESE Antonino e di GIOE' Antonino si pervenne alla localizzazione dell'appartamento di via Pecori Giraldi, nel quale furono rinvenuti quattro chili di eroina e varie armi, usato da BAGARELLA Leoluca risultato essere fidanzato con MARCHESE Vincenza sorella di Antonino.

SPADARO Francesco è figlio del mafioso SPADARO Giuseppe e nipote del più noto Masino SPADARO sino a qualche tempo fa ritenuto il rass incontrastato di tutta l'attività contrabbandiera svolta nella Sicilia occidentale.

Il citato SPADP.RO Francesco il 25 marzo 1978 venne tratto in arresto per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale; con lui, nella circostanza, si trovavano alcuni amici tra i quali VERNENGO Cosimo figlio di VERNENGO Giuseppe e nipote di VERNENGO Pietro ambedue risultati essere gestori della raffineria di morfina trovata il giorno 11 febbraio 1982 in via Messina Marine.

INCHIAPPA Giovanbattista nato e residente in Altofonte, é risultato essere socio con FAZIO Salvatore nell'impresa “La Siciliana S.n.C. Installatrice di impianti elettrici. Detta società é risultata essere fornitrice delle imprese edili operanti nella zona orientale della città di Palermo e facenti capo a vari clan mafiosi tra le quali la Listro & C. di proprietà di SPADARO Tommaso.

Il FAZIO poi si é rivelato uno degli uomini di punta del clan di corso Dei Mille, al quale era affidato il compito di riciclare, attraverso l'attività imprenditoriale sopra citata, la costruzione di villini in Casteldaccia e l'acquisto di un agrumeto per cinquecento milioni di Lire nella stessa Casteldaccia, gli enormi profitti derivanti dal traffico degli stupefacenti.

Che il FAZIO sia un prestanome di Filippo MARCHEE e che sia indiscutibilmente stato a lui é riscontrabile anche nell'occasione della sua identificazione, avvenuta il 23 marzo 1974 in Gaeta, mentre si trovava insieme al citato MARCHESE Filippo ed a MARCHESE Pietro, cognato di Filippo, con i quali aveva accompagnato nella sede di soggiorno MARCHESE Giuseppe di Saverio nato a Palermo il 16 gennaio 1938, fratello di Pietro.

[…] I cenni sui collegamenti e sui rapporti intercorrenti tra i tre arrestati e i gruppi mafiosi di rispettiva provenienza, riportano immediatamente all'organigramma più volte delineato dei gruppi criminali che avevano assunto il potere della città di Palermo.

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