«Da quando Maurizio Cattelan è tornato single lo trovo più simpatico», è la prima cosa che sento dire appena arrivata alla Balera dell’Ortica per la festa del programma tv Viaggi Pazzeschi di Paride Vitale e Victoria Cabello. «Paride ha davvero c…», è la seconda. E su questa posso concordare visto che ha piovuto per tre settimane e solo stasera, in orario festa, è tornato il sole.

«Avevamo già il piano b», ha il coraggio di dire lui, indeciso se godersi il party da festeggiato o supervisionare i ragazzi della sua agenzia che hanno organizzato l’evento. Alla fine, complici le lattine di gintonic mignon, ha optato per i balli sfrenati con Victoria in mezzo alla pista, tra mariaci e ballerine del can can.

L’Oktoberfest di Paride

Sull’invito c’era scritto “Benvenuti all’Oktoberfest” e mai frase fu più didascalica: all’entrata c’era uno spillatore di birre professionista, vestito da tedesco, che riempiva in modo ipnotico bicchieri da un litro senza fare la schiuma.

Quel tipo di feste che se uno è in detox – a Milano mai pronunciare la parola dieta – è meglio non frequentare. Per questo, tra le attività a cui ho aderito c’è stato il tenermi impegnata facendomi ritrarre dall’artista Federico Cecchin, 4 milioni di follower su Twitter, che comunque dieci minuti sono andati.

Tra gli ospiti svettavano Costantino della Gherardesca al fianco della boss di Sky Antonella D’Errico – se vi capita contro a Burraco scappate – il comico Paolo Camilli che ha dimostrato di avere anche doti da ballerino, l’influencer Defollowami, le sorelle Toledo in abiti brasiliani a cui Cecchin non ha fatto un ritratto ma un Tondo Doni.

E poi c’era l’autore Alessandro Mannucci, l’uomo che fa ridere perfino Herbert Ballerina e Nino Frassica – visto coi miei occhi – e che una sera, a cena a casa mia, anni fa, quando ha incontrato Pierluigi Pardo, la loro più che una conversazione sembrava una battaglia di riferimenti, citazioni e cose colte che nessuno capiva tranne loro.

I veri inchini però li ho visti al passaggio di Silvia Gandolfi, la potente donna casting di Pechino Express, e Nicole Plaidit, l’eminenza grigia della casa di produzione Banijay che stabilisce i cachet di tutti – tutti, tutti – e li salda.

C’è chi ha la collezione di farfalle

Andy Warhol pagava con assegni anche le spese da 100 dollari perché si era accorto che in pochi li incassavano, preferivano tenerli perché la sua firma valeva di più. Mi è tornato in mente l’aneddoto mentre giravo per le sale dello Spazio Almag, a Roncadelle vicino Brescia, invitata dalla proprietaria e amica Umberta Gnutti Beretta.

Qui ci sono più di 140 opere tra cui Fontana, Warhol, Cattelan, Koons, Kruger, LaChapelle, Beecroft, Vezzoli, Abramobvic, Nan Goldin, Anish Kapoor e potrei continuare. Che alloggiano di fianco alla fabbrica di ottone di famiglia.

Così l’altra sera Umberta ha invitato un gruppo di amici a visitarlo, e poi ci ha portati a cena a palazzo Monti, nel centro di Brescia. Per arrivare siamo saliti sul van col cantante Omar Pedrini, la pubblicitaria Paola Manfrin, la fotografa Lady Tarin e il divulgatore d’arte Nicolas Ballario che ci ha raccontato altri aneddoti – Picasso pagava le cene con le sue opere, Jeff Koons rimase folgorato da Dalì, Ligabue ha reso ricchi tanti ristoratori bresciani, e altre su Warhol – che saremmo potuti scendere a Bari.

A destinazione altra sorpresa. Un palazzo affrescato del 1600 oggi è adibito a centro culturale e a turno, grazie all’impegno di Edoardo Monti, ospita giovani artisti stranieri che qui potranno dedicarsi solo ai loro studi. A tavola brindiamo con le bottiglie pregiate di Franciacorta di Franco, marito di Umberta. Io sono ancora in detox ma cedo miserabilmente, è Warhol che me lo sta chiedendo.

A Ibiza

Intanto sono volata a Ibiza anche se il meteo non è dalla mia parte. Ma avere come amici Alida e Ludvic Palloncy aiuta, visto che per sei mesi all’anno vivono qui e sanno come passare il tempo.

Per esserci ho rinunciato a sentire suonare Marracash al party Belvedere Vodka. Alla festa ai Binari organizzata da Olivia Ghezzi Perego con Gianpaolo Gambi che canta e balla, e dove l’amica Alessandra Airò ha festeggiato il suo compleanno.

C’era anche la cena di Sunnei. Ho detto no perfino al mio mito Max Pezzali che, a Roma in Campidoglio, annunciava il suo concerto al Circo Massimo il 2 settembre. Speriamo che domani esca il sole. Altrimenti la prossima volta devo partire con Paride.

© Riproduzione riservata