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Com’è cambiata la vergogna nell’età dei social e degli avatar

Un sentimento morale e sociale che richiede lo sguardo dell’altro, secondo la definizione di Jean-Paul Sartre. L’indagine contemporanea di due libri: una raccolta di racconti di Matteo Marchesini e un saggio di Federica Cavaletti

La vergogna è il sentimento peggio distribuito a questo mondo. Si vergognano quelli che non ne avrebbero motivo, e non si vergognano quelli che dovrebbero. Si vergognano i bambini, non appena raggiungono una certa consapevolezza di sé. Si vergognano gli adolescenti, insicuri del proprio corpo. Si vergognano quelli che hanno un difetto fisico di cui non sono responsabili, quelli che si sentono troppo grassi o troppo magri, e non ne hanno nessuna colpa. Si vergognano i vecchi se non si sentono più

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