- Fu il padre di una nuova classe dirigente del paese. Accettò l’intesa di governo con il Psi, a prezzo tuttavia di una progressiva debilitazione del ruolo della sua Dc.
- L’asse della Dc lo pretendeva intangibile in quella successione che va da Sturzo a Moro, passando per De Gasperi.
- De Mita arrivò al vertice di piazza del Gesù quando cominciavano i segni di logoramento del potere democristiano. Moro era stato eliminato, la sua eredità appariva compromessa.
Non amava la citazione e non indulgeva all’eleganza di stile, ma aveva piuttosto il gusto dell’interpretazione. Nel discorso di De Mita, mai avulso dalla realtà, emergeva questa esigenza particolare: tenere insieme le idee, cercandone le origini e gli sviluppi, dentro una lezione che sentiva di dover aggiornare – e quindi interpretare – alla luce di questioni sempre nuove, per non fare della storia del cattolicesimo politico l’archivio dei ricordi o l’album di famiglia. L’asse della Dc lo prete



