- Tra le riforme connesse al Pnrr italiano c’è quella della revisione del sistema delle “porte girevoli” tra politica e magistratura, nel senso di rendere più difficile, se non vietato, il ritorno in magistratura per chi abbia ricoperto cariche e incarichi politici.
- A questo fine servono norme oggettive, che limitino il passaggio dalla magistratura alla politica e ritorno, prescindendo da valutazioni di tipo soggettivo, che riguardino la personale capacità di un magistrato di agire imparzialmente.
- Un trattamento differenziato dei magistrati amministrativi è del tutto fuori dalla nostra Costituzione. Anzi, l’occasione della disciplina delle porte girevoli potrebbe esser utilmente colta per rimuovere le ultime situazioni che rendono i giudici amministrativi meno indipendenti di quelli ordinari.
Tra le riforme connesse al Pnrr italiano c’è quella della revisione del sistema delle “porte girevoli” tra politica e magistratura, nel senso di rendere più difficile, se non vietato, il ritorno in magistratura per chi abbia ricoperto cariche e incarichi politici. Partiamo da alcuni punti fermi. Le norme sullo status dei magistrati devono assicurare, nella misura massima possibile, che il magistrato sia e appaia imparziale; l’imparzialità è garantita dalla posizione di indipendenza della funzio



