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Anche con il governo Draghi, nei ministeri comandano sempre gli stessi

  • I militari italiani in genere frequentano i ministeri non per dare ordini ai politici ma per mettersi sull'attenti di fronte a chi fa le nomine.
  • Come loro, tutti i "tecnocrati" appena nominati hanno una lunga abitudine a interagire - rispettosamente e fruttuosamente - con i ras della politica. Gabrielli addirittura proviene dal Movimento giovanile Dc.
  • Insomma, niente paura: la democrazia non è in pericolo. Anche stavolta è la politica a dare le carte, perché sa a chi rivolgersi: i ministri vanno e vengono, e la vera tecnocrazia al potere è quella di sempre, i consiglieri di stato che presidiano stabilmente (come capi di gabinetto e simili) gli snodi decisivi dei ministeri.

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