Commenti

Altro che Dante. In Italia la cultura di destra è esterofila

Ezra Pound (dall'archivio Ap)
Ezra Pound (dall'archivio Ap)
  • Dunque, Dante è stato il fondatore della destra italiana, stando al giudizio del ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano. In realtà, dal 1945 a oggi, gli autori in voga nell’editoria di destra sono stati quasi sempre stranieri.
  • Dopo la Seconda guerra mondiale, la cultura italiana, essendosi schierata su posizioni antifasciste, non poteva trovare seguito e udienza a destra.
  • Sangiuliano ora avverte l’urgenza di inserire la destra nella cultura nazionale: non si governa una nazione avendo come punti di riferimento autori estranei alla tradizione culturale di quella nazione medesima.

Dunque, Dante è stato il fondatore della destra italiana, stando al giudizio del ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano. Se così è, chi è stato il fondatore della sinistra, almeno in Italia? E dove collochiamo gli altri classici della letteratura, da Petrarca e Boccaccio a Manzoni e Leopardi, a destra o a sinistra? Sangiuliano trascura un dato culturale elementare: dal 1945 a oggi, gli autori in voga nell’editoria di destra sono stati quasi sempre stranieri. Solo per richiamare i nomi pi

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE