- Noi ci troviamo oggi con un governo Draghi che è non meno litigioso di quello che lo aveva preceduto e, soprattutto, non più risoluto e pragmatico di quello.
- E’ evidente che politiche di preparazione all’apertura devono essere pensate già da ora.
- Ed è altresì evidente che queste politiche devono poter accettare un certo livello di rischio, anche perché non si avrà mai un’immunizzazione totale anche qualora tutti noi fossimo vaccinati.
Diceva Ralph Waldo Emerson che l’Italia è il paese capace di sfidare il mondo con la sua creatività; ed era persuaso che gli Stati Uniti avrebbero preso il suo posto. La pandemia ha in qualche modo confermato la premonizione del filosofo americano ottocentesco. Certamente a proposito del suo paese, che ha sperimentato entrambe le politiche che hanno cercato di affrontare la pandemia: aperturista-liberista con Donald Trump, assennata-prudente con Joe Biden. Due strategie in ordine cronologico.
Il nostro paese sa davvero essere il più creativo e tiene insieme bolsonarismo e rigorismo nello stesso governo. L’eccentricità è ancora più marcata se si considera che il governo Draghi era stato preparato e voluto per includere tutti e quindi trovare una soluzione mediata per necessità. Ricordiamo che Draghi nel suo discorso di investitura alla Camera aveva presentato l’unità come «dovere», non tanto o solo morale, ma funzionale e pratico: per vaccinare a tappeto e intanto prepararsi ad aprire.
Noi ci troviamo oggi con un governo Draghi che è non meno litigioso di quello che lo aveva preceduto e, soprattutto, non più risoluto e pragmatico di quello. Le forze e le volontà diverse non riescono ad essere funzionali all’unità – soprattutto quelle che si ispirano all’aperturismo bolsonarista, il cui oltranzismo, che non si fa scrupolo a sollevare la piazza contro il parlamento e il governo, rende anche il fronte opposto più rigido.
E’ evidente che politiche di preparazione all’apertura devono essere pensate già da ora. Ed è altresì evidente che queste politiche devono poter accettare un certo livello di rischio, anche perché non si avrà mai un’immunizzazione totale anche qualora tutti noi fossimo vaccinati.
D’altro lato, scatenare i tumulti di piazza e fare dell’apertura – che verrà comunque anche se Matteo Salvini non la chiede (a chi?) tutti i santi giorni – la parola d’ordine propagandistica per ingrossare il centrodestra nei sondaggi non agevola alcuna strategia ragionata. Il pragmatismo non è di casa nel governo Draghi. Che era nato per essere pragmatico.
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