Dopo i Benetton

Autostrade, perché serve uno spezzatino su base regionale

Foto Valerio Portelli/LaPresse 17-09-2019 Roma, Italia CDA Straordinario Atlantia Cronaca Nella foto: CDA Straordinario Atlantia Photo Valerio Portelli/LaPresse 17 September 2019 Rome, Italy Extraordinary Board of Directors of Atlantia News In the pic: Extraordinary Board of Directors of Atlantia
Foto Valerio Portelli/LaPresse 17-09-2019 Roma, Italia CDA Straordinario Atlantia Cronaca Nella foto: CDA Straordinario Atlantia Photo Valerio Portelli/LaPresse 17 September 2019 Rome, Italy Extraordinary Board of Directors of Atlantia News In the pic: Extraordinary Board of Directors of Atlantia
  •  Le autostrade a pedaggio sono oggi funzionalmente identiche a molti segmenti della viabilità ordinaria (superstrade, autostrade non a pedaggio).
  • Anche la giustificazione giuridica del pedaggio stesso, già fragile (“consentono maggiori velocità”) viene meno: si pensi solo ai frequenti fenomeni di congestione, o ai rallentamenti per lavori.
  • L’evoluzione tecnologica consente oggi l’eliminazione dei caselli, che tra l’altro generano spesso rilevanti perdite di tempo nei periodi di punta (si vedano le soluzioni “free flow” o satellitari).

L’infelice modello concessorio italiano per le autostrade ha oscurato da un ventennio una serie di fatti incontrovertibili che avrebbero dovuto invece essere alla base delle politiche per il settore stradale complessivo. Politiche di pianificazione e di finanziamento, che ovviamente non sono scindibili, mentre gli aspetti finanziari hanno indebitamente prevalso.  Le autostrade a pedaggio sono oggi funzionalmente identiche a molti segmenti della viabilità ordinaria (superstrade, autostrade non

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