- Le banche centrali non sembrano particolarmente preoccupate dalla fiammata inflazionistica, e finora sono riuscite a convincere i mercati.
- Questa calma si spiega con la ragionevole convinzione che l’aumento dei prezzi sia contingente: negli scorsi mesi la domanda è esplosa, mentre l’offerta ancora disarticolata dalla crisi ha faticato a seguire.
- Nel medio periodo queste distorsioni saranno riassorbite e le pressioni inflazionistiche verranno meno. La tendenza strutturale alla stagnazione secolare e a tendenze deflazionistiche tornerà a dominare.
Quando pensate alla nuova inflazione, ricordatevi che la deflazione era peggio
19 giugno 2021 • 15:58Aggiornato, 20 giugno 2021 • 14:09