- Chi vince le primarie di coalizione modella una lista elettorale intorno al proprio nome (quello del candidato sindaco) e guarda a coloro che hanno partecipato, sia attivamente sia come simpatizzanti, alla campagna in suo favore. Lo stesso fa chi perde le primarie.
- E’ ragionevole supporre che la partecipazione pro o contro sia una condizione minima per essere eventualmente inclusi o non nella lista.
- Questa logica – la regola del gioco democratico—non sembra convincere i perdenti delle primarie bolognesi di coalizione-
Bologna, le primarie dovevano dirimere i conflitti nel Pd ma li hanno fatti esplodere
31 agosto 2021 • 14:09Aggiornato, 31 agosto 2021 • 15:21