«Dobbiamo trasformare la tragedia in una spinta per il cambiamento». Sono le parole con cui ieri, a Padova, Gino Cecchettin, il padre di Giulia, ha trasformato le esequie della ventiduenne in un atto politico. Dopo il ritrovamento del corpo era stata Elena, la sorella, a fare del suo lutto privato un grido collettivo di dolore, rabbia, desiderio di rivolta. E questo desiderio ha dato vita alla marea di corpi che nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il
Bruciamo tutto, non permettiamo al fuoco di spegnersi

05 dicembre 2023 • 18:34


