Noi che difendiamo la libertà, di sinistra e non solo, abbiamo il dovere di condannare i crimini di Netanyahu, la strategia dell’occhio per occhio, l’escalation militare, la logica dei «due pesi e due misure» degli Usa (da Guantanamo all’Iraq), quella della Ue con i migranti. In nome di un male inteso realismo tendiamo più facilmente a chiudere un occhio sui nostri alleati come l’Arabia Saudita e Israele. Dovremmo invece chieder conto delle violazioni che tradiscono i nostri valori
Il campo delle democrazie liberali non vincerà la sfida con le potenze autoritarie se non saprà convincere del fatto che i suoi valori, cioè il rispetto dei diritti umani a partire dalle libertà civili e politiche, sono preferibili, per tutti, e hanno valore universale. Questa strada è anzi l’unica che abbia senso davvero percorrere nel medio e lungo periodo, dato che l’altra – la guerra – conduce alla rovina. Ciò non vuol dire naturalmente che non bisogna farsi trovare preparati a ogni evenienz



