- Sono tante le scelte oggi sul tappeto che comportano rischi non trascurabili da comunicare adeguatamente, da ghiacciai instabili a ondate di calore, da rigassificatori galleggianti a inceneritori.
- In tanti casi non si può decidere a priori e con approccio paternalistico che i rischi associati siano inesistenti o accettabili: un approccio che solitamente innalza il senso di oltraggio, la percezione del rischio e la sfiducia verso il proponente.
- L'esperienza insegna che il rischio percepito si innalza quando non si danno informazioni e peggio ancora quando si negano. Abdicare ad una buona comunicazione del rischio peggiora la situazione e allontana i decisori dai portatori di interessi.
Il concetto di rischio non è mai stato evocato così tanto e al contempo usato così poco per prendere decisioni. Sono tante le scelte oggi che comportano rischi non trascurabili da comunicare adeguatamente, da ghiacciai instabili a ondate di calore, da rigassificatori galleggianti a inceneritori, che se collocati in aree abitate non si può decidere a priori e con approccio paternalistico che siano esenti da rischi o ne producano di accettabili: un approccio che solitamente innalza il senso di ol



