- La Bce ha deliberato un’ulteriore stretta per far fronte agli alti tassi di inflazione della zona euro. Eppure, i mercati hanno reagito in maniera euforica.
- Nel messaggio di Lagarde ci sono due contraddizioni: in primo luogo, c’è l’annuncio dell’intento di un'altra stretta monetaria, ma condizionato dal riconoscimento che la decisione dovrà dipendere dagli sviluppi economici.
- Lagarde ha ammesso che l’inflazione sembra iniziare a scendere seguendo la discesa dei prezzi energetici, osservazione che renderebbe superflua la stretta monetaria, per poi indicare il risultato come legato alla stretta monetaria stessa. Perché?
Che succede a Francoforte? Parole dure e il mercato va su. È un paradosso? No. Dobbiamo aspettarci un rilassamento e non una stretta della politica monetaria nei prossimi mesi, in linea con le attese dei mercati. Dopo la conferenza stampa in cui giovedì scorso Christine Lagarde ha annunciato il proseguimento della restrizione monetaria della Bce, molti si sono preoccupati della debolezza della strategia comunicativa della Banca. In realtà il problema non è di comunicazione ma di credibilità



