- La guerra israelo-palestinese delle ultime due settimane è la quarta negli ultimi quindici anni. Tre gli aspetti che l’hanno contraddistinta.
- Se nel dibattito prevalente, Oslo e i due stati restano l’orizzonte di riferimento per la questione palestinese, in Palestina e nella comunità arabo-americana, Oslo è morto da un pezzo e si pensa ad alternative.
- Secondo recenti sondaggi del Palestinian Center for Policy And Survey Research, più della metà dei palestinesi ritiene che la soluzione di due stati non sia più praticabile, mentre più di un terzo sostiene l’idea di uno stato binazionale con Gerusalemme come capitale.
La guerra israelo-palestinese delle ultime due settimane è la quarta negli ultimi quindici anni. Tre gli aspetti che l’hanno contraddistinta: l’uso della violenza da parte israeliana a Gaza, causando la morte di almeno 232 persone di cui 65 bambini, e oltre 60mila sfollati. In secondo luogo, l’inedita prossimità della guerra per gli israeliani, con città vicine alla striscia di Gaza ma anche la stessa Tel Aviv, raggiunte da razzi di Hamas che Iron Dome, il sistema di difesa missilistico israeli



