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Controllo e supervisione, il governo lancia segnali inquietanti

Le identificazioni a tappeto – di cui sono stato personalmente testimone anche l’altra sera, alla stazione di Brescia – sono un segnale piccolo. Ma indicano una propensione e una tendenza

Bisogna saperli cogliere certi segnali prima che diventino normalità, o aprano la strada al peggio. In dicembre, il primo caso: il loggionista della Scala che viene solertemente identificato dalla polizia per aver gridato «viva l’Italia antifascista». Quasi un remake dei gesti dei patrioti, quelli veri, quelli del Risorgimento, che approfittavano delle opere di Giuseppe Verdi per testimoniare la loro aspirazione a una Italia libera e unita. Ora abbiamo il precipitarsi di una pattuglia di polizio

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