Dalla fine del Novecento, le Corti più alte hanno assunto un ruolo tanto decisivo da indurre alcuni studiosi a parlare di “giuristocrazia”. Un fenomeno che imbriglia il legislatore e lo trasforma in notaio. È necessario che la Consulta si avveda del suo compito indifferibile di custode ed esegeta della superlegalità
Da tre decenni in qui, la composizione della Corte costituzionale è ben più che una questione di pienezza democratica: ne va piuttosto della vita politica del paese. La “giuristocrazia” Dalla fine del Novecento, infatti, le Corti più alte hanno assunto un ruolo tanto decisivo da indurre alcuni studiosi a parlare di “giuristocrazia” – un governo dei giudici a proiezione globale. Il ventunesimo secolo si caratterizza in effetti per il trionfo di una politica nuova, segnata dalla messe di Carte d



