Una crisi nata per dimostrare che siamo ancora capaci di mandare in vacca il paese da soli, senza aiuti da Cina o Russia
Conte non parla dei morti, come le nostre zie meridionali.
Salvini voleva usare la strategia di Renzi, ma come sempre ha capito male.
Cosa ho capito di questa Crisi di Governo, nata per dimostrare con orgoglio che siamo ancora capacissimi di mandare in vacca il paese da soli, senza aiuti da Cina o Russia.
Una crisi intimamente sovranista, con hacker a km zero forniti da Rocco Casalino.
Svolgimento: ho capito che ho sbagliato carriera, dovevo sceglierne una in cui fosse possibile sparigliare con le dimissioni di altri, come Renzi.
Che Conte non vuole parlare degli ottantatremila morti per Covid, ci sta troppo male, come le nostre zie meridionali: poco prima aveva detto che il governo rischia di perdere il contatto con la realtà. Poi dicono che non sa fare autocritica.
Ho capito che la senatrice Sandra Lonardo - la signora Mastella - ha eseguito gli ordini del marito votando la fiducia, e nessun* incredibilmente ha gridato al patriarcato.
Ho capito che Matteo Salvini è così scemo che – dopo un discorso in cui ha mischiato San Patrignano all'aborto e alla dieta mediterranea (mancava la tratta delle bianche) – ha chiuso citando le ingiurie di Beppe Grillo contro i senatori a vita: farsi linciare per le colpe di altri, deve aver capito male la lezione di Matteo Renzi.
Ho capito che il Pd, come sempre, ha vinto all'estero con Joe Biden: a Roma, non pervenuto.
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