- Dopo l’uccisione del presidente Idriss Deby per mano dei ribelli del Fact (Fronte per l’alternanza e per la concordia in Ciad) martedì, ora le strade sembrano due.
- Una discesa sulla capitale e una presa del potere da parte dei ribelli ben armati e sostenuti, secondo fonti locali, da Turchia e Qatar, oppure il proseguo di una transizione militare da parte del Consiglio ad hoc messo in piedi cda parte di militari dell’establisment zagahwa (l’etnia al potere).
- La prima ipotesi si fonda sulla strategia turca e dell’alleato Qatar di penetrazione nel cuore dell’Africa per controllarne risorse e traffico di migranti come il presidente turco Recep Tayyp Erdogan.
Serpeggia paura nelle strade della capitale N’Djamena. Non tanto per i carri armati che lunedì sera sono usciti dalle caserme e hanno vigilato sui movimenti dei contestatori all’annuncio dei risultati provvisori delle elezioni presidenziali (con un secco 79 per cento per cento al presidente Idriss Deby per un sesto mandato) ma soprattutto per lo scenario che si presenta all’orizzonte dopo l’uccisione del presidente Idriss Deby per mano dei ribelli del Fact (Fronte per l’alternanza e per la conc



