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Crosetto vuole il machete sui dirigenti, ma dimentica di usarlo sulla burocrazia

Foto LaPresse
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  • Il ministro della Difesa Guido Crosetto si è lamentato di una dirigenza pubblica che non si conforma alle «politiche nuove e diverse» dell’attuale governo.
  • La dirigenza pubblica opera in base al principio di legalità. Se si vuole modificarne l’azione, serve cambiare la legge. E comunque, per far valere l’eventuale responsabilità dei dirigenti per inefficienza o altro, non serve il machete: l’ordinamento prevede strumenti più efficaci.
  • Il governo dovrebbe usare il machete, invece, per sfoltire la congerie di disposizioni complesse e contorte che non solo imbrigliano l’attività economica privata, ma causano pure farraginosità nel lavoro dell’amministrazione.

Nei giorni scorsi ha fatto discutere un’affermazione del ministro della Difesa, Guido Crosetto. «Bisogna tagliare con il machete alcune catene che bloccano lo sviluppo dell’Italia», ha detto il ministro, perché c’è una «classe dirigente nei ministeri e in ogni settore della macchina burocratica che va cambiata in profondità». «Non si può pensare di fare politiche nuove e diverse, se nei posti chiave tieni funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l'alt

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