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Silicon valley, Svizzera e Cina, l’inflazione e la nuova età dell’instabilità globale

  • Se salgono i tassi negli Stati Uniti, sale il costo del debito americano e anche quello di tutti i paesi che hanno un debito estero in dollari o il cui costo si aggiusta al variare delle condizioni monetarie e di cambio rispetto agli Stati Uniti.
  • L’intreccio tra politica monetaria americana ed economie dei paesi emergenti vale anche rispetto alle ripercussioni in Europa.
  • Nella crisi finanziaria del 2008 il risparmio cinese ha contribuito a salvare il sistema finanziario occidentale. Questa volta la Cina rischia di essere vittima della nuova instabilità invece che una stampella esterna. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari: “Globalizzazione inflazionata”, in edicola e in digitale da venerdì 24 marzo.

Stefano Feltri ha appena pubblicato per Utet il nuovo libro, Inflazione – cos’è, da dove viene e come ne usciremo

La crisi da inflazione sta diventando una crisi bancaria capace di destabilizzare non soltanto la finanza americana ed europea, ma anche e soprattutto i paesi in via di sviluppo che si trovano esposti alle decisioni prese tra Washington, Francoforte e la Svizzera. Il governatore del Bangko Sentral ng Pilipinas, cioè della banca centrale delle Filippine, Felipe M. Medalla è comprensibilmente preoccupato: «Quando io ero al governo il costo di finanziamento del governo delle Filippine in dollari

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