- La "burrasca di distruzione creativa" era per l’economista austriaco Joseph Schumpeter il «processo di mutazione industriale che rivoluziona incessantemente la struttura economica dall'interno, distruggendo senza sosta quella vecchia e creando sempre una nuova».
- La guerra giunge “a fagiolo”, per dirla col nostro Totò, e viene in soccorso dei governi europei senza che si debbano ingegnare a inventare strategie nuove dentro le loro società.
- La complessità dell’occidente è rimasta vittima della logica binaria, aprendo una faglia nella quale si è assestata la legittimità della destra post-fascista e populista, in Italia in primo luogo.
Le guerre non sono una iattura per tutti. Una guerra può essere la “distruzione creativa” di cui parlava Joseph A. Schumpeter e aprire la strada alla ricostruzione economica. La "burrasca di distruzione creativa" era per l’economista austriaco (ispirato quasi certamente da Karl Marx) il «processo di mutazione industriale che rivoluziona incessantemente la struttura economica dall'interno, distruggendo senza sosta quella vecchia e creando sempre una nuova». Schumpeter parlava della forza inter


