- Molti di coloro che hanno osservato sgomenti l’assalto al Congresso americano ordinato da Donald Trump hanno tirato un sospiro di sollievo quando Mark Zuckerberg ha annunciato il blocco dell’account del presidente.
- «Siamo convinti che i rischi di permettere al presidente di continuare a usare il nostro servizio durante questo periodo sono troppo alti», ha scritto Zuckerberg.
- Questa decisione, presa all’apparenza per tutelare quel che resta della democrazia americana, certifica invece il degrado della sfera pubblica che in questi anni è stata corrosa dal populismo ma anche dagli abusi di potere delle piattaforme digitali.
Molti di coloro che hanno osservato sgomenti l’assalto al Congresso americano aizzato da Donald Trump hanno esultato quando Mark Zuckerberg ha annunciato il blocco a tempo indeterminato dell’account del presidente degli Stati Uniti ancora in carica: «I rischi di permettere al presidente di continuare a usare il nostro servizio in questo periodo sono troppo alti». Questa decisione, presa all’apparenza per tutelare quel che resta della democrazia americana, certifica invece il degrado della sfera



