LA MASCHERA DEL GENERALE

Così Le Pen e Macron evocano il fantasma di de Gaulle nelle presidenziali francesi

A screen shows French President Emmanuel Macron and centrist candidate for reelection and far-right candidate Marine Le Pen at her election day headquarters, in Paris, Sunday, April 10, 2022. French polling agency projections show incumbent French President Emmanuel Macron and far-right leader Marine Le Pen leading in the first round of France's presidential election Sunday. (AP Photo/Francois Mori)
A screen shows French President Emmanuel Macron and centrist candidate for reelection and far-right candidate Marine Le Pen at her election day headquarters, in Paris, Sunday, April 10, 2022. French polling agency projections show incumbent French President Emmanuel Macron and far-right leader Marine Le Pen leading in the first round of France's presidential election Sunday. (AP Photo/Francois Mori)
  • Il fondatore della Quinta Repubblica rimane onnipresente sulla scena. La sua figura opera come un superego che ricorda ai politici i loro doveri di fronte al paese. La sua rettitudine contrasta con le attuali connessioni pubblico-privato.
  • Più questa disgiunzione cresce, più il generale diventa un riferimento per i politici: il ricorso al mito gollista nasconde forse più di quanto rivela. La riapparizione del suo fantasma coincide con la chiusura dell'era libertaria aperta con il maggio del ‘68 e il suo ritiro dalla vita politica, e segna lo slittamento a destra della vita politica francese.
  • Che uso fanno i candidati della “maschera di de Gaulle”? Le Pen, come Zemmour, la usa per diffondere meglio l'ideologia razzista della grande sostituzione. Macron riafferma la necessità che lo stato sia incarnato da un unico leader; il richiamo è alla nazione e alla provvidenza. Tuttavia, la maggiore parte dei francesi ha capito che l'abito del generale è troppo largo per i suoi successori.

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