- Prorogare la frequenza curricolare avrebbe ridotto i ricavi del turismo già in sofferenza. Molti docenti hanno superato gravi difficoltà, anche organizzative, per interpretare con rigore la didattica a distanza. 2
- Essi però sanno, o dovrebbero sapere, che altre, ben più gravi, sono quelle che gli studenti affronteranno in futuro per via di una “Formazione Emmental”, piena di buchi.
- Il tema è sempre quello, sempre negletto. La scuola non serve ai docenti, ma agli studenti. L'offerta formativa è ben trincerata, ma la domanda non si organizza; a troppi genitori preme più la vacanza.
Il nuovo governo presieduto da Mario Draghi ha acceso anche troppe speranze; le delusioni erano inevitabili, lo sa bene lo stesso presidente, tutt'altro che impolitico. Una ce la sta dando sulla scuola. In molti avevamo gioito al suo proposito di tenere aperte le scuole a lungo, magari tutta l'estate, per recuperare parte del tempo perso, colmando parte dei crateri aperti dal Covid nei curriculum. L'opposizione di molti insegnanti pareva superabile nel nuovo clima, con la collaborazione dei più



