Firenze è una città unica al mondo, ricca di storia, di arte, di bellezza. Un patrimonio enorme sotto gli occhi di tutti che però non può restare immobile e immutato nel tempo. Per continuare a essere quel faro di cultura e dinamismo che ha rappresentato nei secoli, la nostra città deve affrontare numerose sfide: dalla valorizzazione degli spazi pubblici alla tutela dell’ambiente, dalla promozione di un turismo sostenibile alla lotta alle disuguaglianze, e alla questione, sempre più fondamentale, del diritto all’abitare.

Per vincerle, c’è bisogno di un impegno molto forte, a partire dalla capacità di attuare le opportunità derivanti dal Pnrr e più in generale intercettare i fondi europei.

Da ex caserma a studentato

I valori che orientano la nostra azione amministrativa mettono al centro le persone e le loro esigenze e hanno l’obiettivo di rendere Firenze una città per tutti, più giusta, più sostenibile, più sicura, capace di guardare al futuro. In questo senso la rigenerazione urbana rappresenta un’opportunità strategica, e le risorse comunitarie sono un volano straordinario per dare gambe a tanti progetti.

Nella nostra città stiamo lavorando a un’operazione ambiziosa che porterà alla trasformazione di una ex caserma dismessa nel più grande quartiere di Housing sociale, Erp e servizi per i residenti, quella dei “Lupi di Toscana”. In questo complesso sarà inserito anche uno studentato da 114 posti.

Ulteriori trenta posti saranno a disposizione per gli studenti nell’area di San Salvi, un pezzo di città dalla lunga storia, un grande polmone verde sede dell’ex ospedale psichiatrico, oggetto di un importante intervento di riqualificazione con risorse comunali e regionali tramite fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027), che tornerà ai cittadini con un mix di funzioni: oltre allo studentato, una nuova scuola, verde urbano, una palestra, sale studio e una biblioteca.

Il coinvolgimento dei cittadini

Quella di realizzare studentati pubblici è peraltro una scelta politica incisiva, come Comune scendiamo in campo e diamo una risposta concreta a una questione sempre più sentita nelle città universitarie. Sono interventi importanti, che non partono da zero ma hanno visto il coinvolgimento dei cittadini attraverso percorsi di partecipazione, perché solo in questo modo possiamo prendere decisioni in linea con i bisogni della comunità.

Il tema della casa è stato centrale anche nella redazione del nostro Piano operativo, il principale strumento urbanistico che abbiamo a disposizione: abbiamo infatti introdotto l’obbligo di destinare il 20 per cento della superficie ad alloggi a canone calmierato negli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione e il 20 per cento a posti letto convenzionati negli studentati realizzati da soggetti privati di nuovo insediamento, quota che sale al 30 per cento nel caso di uso temporaneo (sessanta giorni) della struttura per l’accoglienza turistico-ricettiva.

Affitti brevi, andiamo avanti

Se si parla di diritto alla casa, non possiamo non parlare del proliferare degli affitti brevi e della necessità di porre un freno a questo fenomeno. A Firenze lo stiamo facendo, con lo stop nel centro storico inserito nel Piano operativo e il Regolamento per le locazioni turistiche brevi che stabilisce superfici minime, autorizzazioni quinquennali, norme di sicurezza e convivenza, predisposto sulla base del nuovo testo unico in materia della Regione Toscana.

Il governo questa legge l’ha impugnata.

Noi andiamo avanti, convinti che sia la strada giusta perché le nostre città continuino a essere attrattive per chi qui vuole costruire il proprio progetto di vita. E, quando pensiamo a città e centri storici vivibili, pensiamo a un tessuto commerciale che ancora conserva la propria identità, per questo siamo stati la prima città ad adottare un regolamento che ha posto limiti a nuove aperture di esercizi di somministrazione e commercio alimentare in area Unesco, che abbiamo allargato da poco a ulteriori 42 strade e piazze, dentro e fuori il centro storico.

Mobilità servizio essenziale

C’è un altro grande tema su cui pensiamo sia fondamentale investire, sfruttando anche la leva dei fondi comunitari. Si tratta della mobilità, quel “filo invisibile” che collega le persone al lavoro, alla scuola, alla salute, alla cultura. È tempo di riconoscerla per ciò che è, un servizio essenziale, al pari dell’acqua, dell’energia e della connessione digitale, e un diritto fondamentale. Per questo stiamo lavorando per un sistema di trasporto pubblico efficace e sostenibile, in primo luogo portando avanti la realizzazione del sistema tranviario che collegherà tutti i quartieri di Firenze e la città con i comuni dell’area metropolitana.

Oltre a questo, stiamo attuando politiche per rendere il mezzo pubblico sempre più accessibile, con forme di agevolazione sugli abbonamenti come il bonus Tpl Ti Porta Firenze e di rimborso per studenti residenti nei comuni metropolitani come il Bonus Back Tpl nonché incentivi all’uso del bike sharing.

Tre alberi dalla finestra

Sono risposte in termini di qualità della vita, di giustizia sociale, ma anche per l’ambiente e la salute pubblica. Ogni giorno il cambiamento climatico, infatti, ci ricorda quanto sia urgente un’inversione di rotta e le città possono avere un ruolo da protagoniste in questo processo. Va in questa direzione il Piano del Verde e degli Spazi Aperti Iris che abbiamo avviato tra le prime città in Italia e che si ispira al principio 3-30-300, 3 alberi visibili da ogni finestra, il 30 per cento di copertura verde e 300 metri al massimo tra casa e lo spazio verde più vicino. Uno strumento che ha l’obiettivo di rendere Firenze sostenibile, resiliente e vivibile per le generazioni presenti e future.

Non solo.

Proprio perché la nostra visione vuole unire conservazione della bellezza e sostenibilità, abbiamo previsto interventi mirati al ritorno della biodiversità nel centro storico, nell’ambito di progetti finanziati con fondi europei destinati alla riqualificazione di strade e piazze in area Unesco.

Fuori dal centro, invece, stiamo realizzando interventi di mitigazione urbana nell’area di Firenze Nova, con un progetto pilota in collaborazione con l’Università di Firenze e Baker Hughes-Nuovo Pignone, Life-Escapos 2023-2027, finanziato dalla Commissione europea con oltre 2,5 milioni di euro, volto a combattere le isole di calore e aumentare la resilienza climatica delle città utilizzando centraline, droni, coperture ad alto coefficiente, forestazione e soluzioni ad hoc.

Il futuro si costruisce adesso

Sono azioni concrete che raccontano una precisa idea di città, che è quella che vogliamo lasciare alle nuove generazioni. È il momento di assumersi una grande responsabilità, quella di far partire dalle città le battaglie più urgenti, sull’ambiente, l’abitare, il contrasto alle disparità, con un orizzonte di lungo periodo. Perché il futuro si costruisce adesso e non c’è più tempo da perdere.


*sindaca di Firenze

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