diario europeo

Francia e Italia assenti. Sulla riforma del Patto di stabilità non andrà tutto bene

  • Il dibattito sulla riforma del Patto di Stabilità si avvia a conclusione, con l’obiettivo di avere una nuova regola prima che sia riattivato la vecchia, in disgrazia dopo i danni fatti negli anni scorsi.
  • La proposta di riforma della Commissione, lungi dall’essere perfetta, rappresenta un importante passo avanti perché elimina gli obiettivi numerici annuali ed uguali per tutti.
  • I falchi tedeschi criticano la proposta della Commissione spingono per una riforma cosmetica, che ripropone di fatto lo spirito del Patto esistente. La loro proposta rischia di influire sul compromesso finale, vista la totale assenza dalla discussione dei soli paesi in grado di tenere testa alla Germania, Francia e Italia.

Nelle prossime settimane la Commissione Ue presenterà una proposta legislativa per la riforma delle regole di bilancio europee. L’obiettivo di Bruxelles è che le nuove regole siano approvate dagli stati membri e dal parlamento europeo prima della fine dell’anno, in modo da entrare in vigore nel 2024. In caso contrario, tornerebbe ad applicarsi il Patto di stabilità, adottato nel 1997 e caduto in disgrazia dopo i danni fatti durante la crisi del debito sovrano. Ricordiamo che il Patto di stab

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