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Giorgia Meloni e i primi passi sconclusionati di un governo improvvisato

Foto Mauro Scrobogna/LaPresse
Foto Mauro Scrobogna/LaPresse
  • Che significato attribuire all’insieme di gaffe, errori, travisamenti, inciampi ed equivoci che ha accompagnato le prime settimane del nuovo governo?
  • Perché quel turbinìo di improvvisazioni e di sgangheratezze? Intendiamoci, a ogni governo può capitare di avere qualche toninello tra le sue file. Chi è senza peccato… Ma, a proposito: gaffe e pastrocchi dei ministri Cinque stelle avevano una ragione storica.
  • Non così i Fratelli d’Italia, partito ideologico, erede di una lunga contestazione alla democrazia liberale e all’Europa. Si poteva pensare che un programma di governo l’avesse.

Che significato attribuire all’insieme di gaffe, errori, travisamenti, inciampi ed equivoci che ha accompagnato le prime settimane del nuovo governo? Nel primo Consiglio dei ministri, messo in allarme da un rave party che si stava svolgendo a Modena – evento in sé non privo di rischi, ovviamente non autorizzato, ma che si sarebbe presto esaurito pacificamente e senza danni – il governo improvvisa un decreto draconiano che inventa nuove incerte fattispecie di reato penale e introduce pene esorbi

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