La rete e la guerra ucraina

La connessione permanente e i suoi effetti sulla guerra in Ucraina

Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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  • La “connessione permanente” inter laccia persone, droni, satelliti, smartphone e missili in sistemi d’arma basati sulle Intelligenze Artificiali. Perché gli Ucraini sanno usarla mentre i Russi ci scompaiono?
  • Michele Mezza nel suo ultimo Net-War (Donzelli Editore) spiega che la risposta va cercata nella struttura stessa delle società da cui provengono i popoli in conflitto: orizzontale e predisposta alla comunicazione dialettica fra nodi quella ucraina; piramidale e meccanica quella russa gestita da sempre col comando.
  • Un intellettuale e politico come Emilio Sereni, dirigente comunista, aveva nel lontano 1968, a valle dell’invasione della Cecoslovacchia, afferrato la questione definendo il mondo sovietico Urss come vittima di se stesso perché meccanico e non cibernetico. Una performance analitica valida ancora oggi.

Pare che i soldati russi fuggitivi uccidano ciclisti e pedoni di passaggio temendo che con lo smartphone li localizzino a bersaglio. Vero o falso, nel racconto si esprime la potenza della “connessione permanente”, che cambia le regole di guerra rendendo ogni persona nodo di una rete di cannoni, missili, droni, satelliti, e intelligenze artificiali. Sarebbe dunque la rete, più di laghi, steppe e boschi d’Ucraina, a ingoiare le truppe russe come fece la giungla del Vietnam con quelle americane.

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